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domenica 11 maggio 2014

Ansia pre-partenza, ansia da ritorno, stress post-traumatico da taglio di capelli

"Insomma parti tra 3 giorni, ve?"
"Se zi!"
"Do vai?!"
"Amsterdam"
"N'ANTRA VORTA?"
"Mbè?"
"Ma manco te fai le canne, è come se uno va a in settimana bianca tutti l'anni e non sa scia"



Amsterdam è Amsterdam. Non vi è mai capitato di andare in una città ed innamorarvi della gente, delle strade, dei modi di vivere?! Io abito a Roma, cazzo. Roma è una perla. La città più bella del mondo. Eppure tanti di noi romani non hanno mai speso due lire per farsi un tour come si deve per Roma. Perchè si sa. Quando una cosa ce l'hai, sei abituato ad averla. Non ti rendi conto dell'importanza e della magnificenza. Un pò come co le persone che ti stanno acanto che all'improvviso se ne vanno. Fino a che c'erano ti sembrava tutto normale. Poi se ne vanno e ti senti male. Ma lasciamo stare questo argomento angosciante che oggi è Domenica e la Domenica di ansia me ne mette già troppa solo a pronunciarla. 

Insomma tra 3 giorni parto. Me ne rivado ad Amsterdam. E, nonostante sia piccola, nonostante ci sia poco da vedere agli occhi degli altri se non erba e mignotte tutta la notte (oh-oh-ohohohohoh), per me Amsterdam è un pò una seconda casa. In inglese si dice "Home is where the heart is" ed è vero. La nostra casa è dove abbiamo lasciato il cuore. Io il cuore l'ho lasciato li 3 anni fa, la prima volta che sono andata. 

Solitamente le mie vacanze partono 3 giorni prima della partenza. L'adrenalina sale già cosi che la vacanza mi sembri più lunga. Il fatto è che quando stai a casa e attendi di partire i giorni sembrano non passare mai, poi vai li e fiuuuum, il tempo vola. Manco arrivi che già devi ripartire. E poi a me non mi stressa mica tutto il percorso pre-partenza, preparazione valigia, sveglia alle 4 di mattina con gli occhi de sangue per andare all'aereoporto a prendere un aereo che parte alle 6 in quanto poco pagare poco avere. Non se poteva mica pretende il jet privato che partiva a mezzogiorno co 30 euro no?! Bisogna scende a compromessi. Ma per Amsterdam questo ed altro. 

Ora torno a vedere 16 anni e incinta Italia cosi mi autoconvinco che nella vita c'è de peggio che lavora al call center, scrive tesi pe gli altri, scrive pure la propria, anda in palestra, fa dancehall e andà all'università. Ah, dimenticavo. Volesse taglia i capelli e non potello fa perchè vivi il trauma





mercoledì 13 novembre 2013

Come scrivere una minchia di tesi di laurea



Egheme guà. Dopo mesi di dedizione certosina, dopo giorni co l'occhi de sangue, dopo sere passate davanti al PC, dopo mattinate spese a leggere e rileggere quattordicimila volte la stessa riga, sono arrivata finalmente alla conclusione. A dispetto di tutti coloro che all'inizio del mio percorso di studi nun m'avevano dato na lira, la sottoscritta a Dicembre si laurea e ha appena consegnato la tesi. 

Tralasciando ringraziamenti e considerazioni generali e personali sulla fine di un percorso come quello universitario, con annessi pensieri e problemi, punti di vista, riflessioni sul presente e sul futuro, io oggi voglio scrivere un post che sia utile a tutti coloro che si troveranno ad affrontare la fase finale della laurea ovvero la stesura e la redazione della tesi.

Che si tratti di una tesi di laurea triennale o magistrale poco cambia. L'importante è mettercela tutta e non farsi prendere dallo sconforto iniziale.

Per chi come me ama scrivere, il problema non si pone. O meglio, si pone ma relativamente. Coloro che amano scrivere prenderanno la tesi di laurea come una sorta di proprio libro, di propria creazione. Una specie di primo figlio. Per questo sarà, oltre un duro lavoro dal punto di vista di impegno e di dedizione, anche una sorta di svago e di arricchimento personale.
Per altri la stesura della tesi rappresenterà una specie di parto quadrigemellare. Na cosa tremenda. Qualcosa di crudele che quasi, quasi preferiresti che te strappassero l'occhi.

Niente paura. Ho la soluzione giusta per voi (questa è più o meno la frase che trovo scritta sempre vicino alle diete che trovo su Internet o su quei siti maledetti di dimagrimento facile di 89 kg in 5 giorni, ma io giuro, sarò affidabile nel vostro caso).

Scegliete un argomento. Ma sceglietelo voi. Sceglietelo perchè vi piace e perchè vi rappresenta. Sceglietelo perchè vi piacerà fare ricerche su qualcosa a cui siete interessati e vi resterà molto più semplice scrivere e parlare di un argomento che per voi risulta interessante.

Scrivete subito l'indice almeno avrete già pronti i vostri punti di riferimento.

Non vi mettete a comprare quattordicimila libri diversi sullo stesso argomento. Esiste una piattaforma di Google chiamata Google Scholar he vi darà l'opportunità di trovare quasi tutto l'occorrente per fare una tesi degna di essere chiamata tesi! Google Scholar funziona come il motore di ricerca Google. oi scrivete l'argomento e Scholar vi proporrà milioni di documenti, di libri, di citazioni, di ricerche, di riviste scientifiche, di articoli storici e voi da li potrete dare vita a qualcosa di sensato. 

Fate un copia e incolla di tutto quello che più vi piace e inseritelo passo dopo passo. Ma mi raccomando, una volta copiato e incollato bisogna modificarlo in quanto la tesi è un lavoro personale e non può essere scritta violando i termini del Copyright di conseguenza per essere certi della percentuale di copiatura e di quali parti cambiare e quali no utilizzate questo sito chiamato Plagium che vi aiuterà a monitorare il testo passo dopo passo incollandolo nel riquadro. Li vi dirà percentuale e tutto ciò che vi serve. Ricordatevi che il massimo della copiatura ammissibile sulla tesi è del 15%.

Per quanto riguarda grafici e figure cercateli sempre sulla piattaforma di Google Scholar. 

Introduzione e conclusione scriveteli alla fine. Stessa cosa vale per la bibliografia e la sitografia.

Guardate anche documentari o film, leggete giornali, riviste, informatevi il più possibile su ciò che trattate in modo da sembrare padroni dell'argomento e allo stesso tempo vi verrà anche più semplice e piacevole affrontare il giorno della seduta di laurea.

Ricordatevi poi che, ormai, il percorso lo avete bello che concluso una volta che avete finito tutti gli esami. La tesi è solo una sorta di ringraziamento finale. Nulla di così preoccupante. Ve lo dice una cagasotto che tra meno di un mese dovrà laurearsi.

Un'altra cosa. Se potete leggete un libro di Umberto Eco chiamato "Come si fa una tesi di laurea". A me è risultato molto, molto utile.

Se poi non avete tempo e volete affidarvi a dei siti che vi aiutino a redarre la vostra tesi io vi consiglio HelpTesi che è un sito per il quale collaboro diretto a tutti gli studenti, anche lavoratori, che hanno bisogno di assistenza per la tesi, suggerimenti per il titolo, aiuti per la ricerca bibliografica, oppure semplici revisioni grammaticali e stilistiche.



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